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MESSAGGIO IMPORTANTE PER TUTTI GLI UTENTI:  
domenica, 25 settembre, 2011, 08:00 PM - Notizie Lottostudio.net

con nostra grande soddisfazione la community Lottostudio.net (forum, newsletter, sito) è cresciuta notevolmente,
questo grazie a tutti gli utenti che ci seguono da anni e anche grazie
all'entrata nel nostro team di nuovi e validi esperti-appassionati di lotto
tra cui non possiamo non menzionare il grande Pietro F (magnus nel forum)

riceviamo numerose email a cui purtroppo non riusciamo a dare una veloce risposta,
chiediamo scusa alle persone che ci scrivono e sono ancora in attesa di un nostro messaggio,
speriamo che comprendiate le difficoltà nel seguire tutto in tempi veloci
(siamo oltre 5000!!! iscritti alla newsletter, poi ci sono decine di utenti che partecipano
con nuovi messaggi al forum, mediamente 300-400 visitatori al giorno sul sito lottostudio.net,
gli aggiornamenti delle previsioni, preparare i software etc etc etc)


abbiamo deciso con questo messaggio oltre a ringraziarvi per la vostra presenza,
di dare una serie di risposte alle domande che piu' frequentemente ci vengono poste.


1) PROGRAMMI: stiamo aggiornando i nostri programmi con nuove metodologie, presto renderemo disponibili le nuove versioni

2) PREVISIONI LOTTO PRIVATE: tutte le nostre previsioni lotto sono rese disponibili in maniera
pubblica e GRATUITA! non chiedeteci previsioni a pagamento o tramite 899
(NON FACCIAMO PARTE DI NESSUN SERVIZIO A PAGAMENTO 899)
a chi vince non chiediamo nulla oltre la cortesia di una copia dello scontrino vincente (anche in forma anonima)

3) RITARDO PREVISIONI: molti ci segnalano di ricevere in ritardo le previsioni, per la nostra
newsletter ci affidiamo al servizio gratuito di google che ogni tanto inoltra agli utenti i messaggi in ritardo,
in futuro cercheremo di inviare con anticipo la newsletter in modo che non ci siano ritardi.
In ogni caso sul sito www.lottostudio.net e nel Forum trovate le previsioni aggiornate nella sezione
-STAFF LOTTOSTUDIO-

4) RITARDATARIO 22:
non vorrei mettere il dito nella piaga
dicendo che l'avevamo detto di stare attenti!!!
i ritardatari sono pericolosi e soprattutto su una ruota "giovane"
come quella nazionale diventa ancora più difficile effettuare dei rilievi statistici.
Ricevo molte email in privato di persone che "sbattono la testa" sul ritardatario di turno
come ho sempre scritto: seguire i ritardatari può essere una fonte di investimento per chi ha la possibilità
di esporsi con grosse cifre, purtroppo per il piccolo giocatore spesso è una partita persa in partenza!
Può andare bene se il ritardatario esce in un arco di tempo ragionevole
ma prima o poi si "becca" il numero che va oltre il ritardo accettabile e allora che fare?
continuare ad aumentare la posta per recuperare senza essere "coscienti" che ci potrebbero volere altre 20-30 estrazioni (se tutto va bene) prima che il numero venga fuori?
oppure smettere per limitare i danni ed accettare la sconfitta?

purtroppo nessuno di noi può dare un aiuto concreto a chi ha intrapreso questa strada
per chi ha investito grosse cifre non mi sento di consigliare di smettere totalmente il gioco,
il consiglio è di valutare bene le proprie possibilità e darsi un limite alle puntate
seguendo un piano di gioco con puntate molto minori che facciano recuperare almeno parte delle cifre giocate
e permettano di seguire il gioco anche in caso di ritardo prolungato,
giocherei anche qualche ambo sperando nel colpo di fortuna che con piccole cifre permetta di recuperare

nello specifico della nazionale visto che ci sono ben 3 centenari
giocherei sempre per recuperare, qualcosa sulle 3 ambate perchè una delle 3 potrebbe essere estratta in tempi piu' brevi!
e per il futuro se si decide di giocare un ritardatario consiglio di giocate 2 ambate oppure su 2 ruote contemporaneamente,
si vince di meno ma il rischio di un ritardo così prolungato è minore.
Nel forum abbiamo inserito una sezione dedicata al 22 lo trovate a quest'indizzo:

http://www.lottostudio.net/cms/index.ph ... ;Itemid=44


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-------------------------

per contatti:
fax 082 81890345
email val@lottostudio.net



IMPORTANT MESSAGE FOR ALL USERS:

to our great satisfaction Lottostudio.net community (forums, newsletters, website) has grown considerably,
thanks to all the users who follow us for years and thanks
entrance to our team of new and valuable expert-Lot fans
among which we can not fail to mention the great Peter F (magnus in the forum)

we receive many emails that unfortunately we do not give a fast response,
We apologize to the people who write to us and are still waiting for our message,
we hope that you understand the difficulties in following all in fast times
(There are over 5000! Newsletter subscribers, then there are dozens of users participating
forum with new posts, an average of 300-400 visitors a day on site lottostudio.net,
weather updates, prepare the software etc etc etc)


we decided with this message as well as to thank you for your presence,
to give a series of answers to most questions that 'we are frequently asked.


1) PROGRAM: We are updating our programs with new methodologies, soon will make available new versions

2) PRIVATE LOT WEATHER: All our forecasts are made available in a batch
public and FREE! forecasts do not ask for a fee or through 899
(WE DO NOT MAKE THE PAYMENT OF ANY SERVICE TO 899)
who wins does not ask anything more than the courtesy of winning a copy of the bill (even anonymously)

3) DELAY WEATHER: many tell us to get behind the weather, for our
newsletter we rely on servizioni free google users who occasionally forwards messages to delay
in the future we will try to send the newsletter in advance so that there are no delays.
In any case www.lottostudio.net on the site and the Forum are the updated estimates in the
-STAFF-LOTTOSTUDIO

4) Laggards 22:
I would not put my finger in the wound
saying that we were told to be careful!
Latecomers are dangerous especially on a wheel "young"
As the national becomes even more difficult to make the statistical surveys.
I receive many emails of people in private that "head banging" on the belated shift
as I have always written, follow the stragglers can be a source of investment for those who have the possibility
exposure with a lot of money, unfortunately for the small player is often a lost cause from the start!
It may be fine if the latecomer out in a reasonable time
but sooner or later you "peck" the number that goes beyond the acceptable delay and then do?
continue to raise the stakes to recover without being "aware" that it could take 20-30 other extractions (if all goes well) before the issue comes out?
or stop to limit the damage and accept defeat?

unfortunately none of us can give practical help to those who have gone down this road
for those who have invested big money I would not advise you to completely quit the game,
the advice is to properly evaluate their options and perhaps a limit on bets
following a game plan with far lower stakes, which do retrieve at least part of the play figures
and allow the game to follow in case of long delays,
also play some both hoping for the fluke that with small numbers allows to recover

specifically the National since there are 3 centenaries
would play more to get something on why one of Ambato 3 3 could be extracted in time more 'short!
and for the future if you decide to play a latecomer Board of Ambato, or play 2 on 2 wheels at the same time,
you win less but the risk of a prolonged delay is less so.
In the forum we have added a section dedicated to the 22 quest'indizzo found at:

http://www.lottostudio.net/cms/index.ph ... ;Itemid=44


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contacts:
Fax 082 81890345
Email val@lottostudio.net




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SPECIALE RITARDATARIO 22 RUOTA NAZIONALE 
lunedì, 22 agosto, 2011, 08:46 PM - Notizie Lottostudio.net



nel forum (sezione staff LOTTOSTUDIO)

sono stati inseriti gli aggiornamenti

relativi alle statistiche del ritardatario 22 sulla RUOTA NAZIONALE

il link diretto al messaggio è questo:


clicca qui: http://www.lottostudio.net/cms/index.ph ... id=44#4308



  |  permalink  |   ( 3 / 2078 )
BUONE VACANZE 
sabato, 13 agosto, 2011, 12:29 PM - Notizie Lottostudio.net



a causa del periodo di vacanze gli aggiornamenti del sito e del forum saranno ridotti in questi giorni, seguiteci sul nuovo forum per gli ultimi aggiornamenti.

BUONE VACANZE A TUTTI





  |  permalink  |   ( 3 / 2250 )
IMPORTANTE AGGIORNAMENTO ARCHIVIO ESTRAZIONI 
martedì, 9 agosto, 2011, 10:18 AM - Notizie Lottostudio.net



nella sezione download

http://www.lottostudio.net/download.php

abbiamo inserito l'archivio aggiornato delle estrazioni lotto per i programmi LOTTOSTUDIO e AMBATISSIME

sono state effettuate delle modifiche ai programmi per cui è consigliato anche a chi ha il vecchio archivio di scaricare il nuovo archivio estrazioni:

http://www.lottostudio.net/download.php ... studio.zip

PER INSERIRE LE ESTRAZIONI NEL PROGRAMMA: ESTRARRE IL FILE IN UNA CARTELLA, AVVIARE IL PROGRAMMA, SELEZIONARE IMPORTA ARCHIVIO ESTAZIONI DA FILE e SCEGLIERE IL FILE: estrazioni.txt DALLA CARTELLA CREATA DOPO IL DOWNLOAD




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DATE LOTTO IMPORTANTI 
sabato, 6 agosto, 2011, 11:32 PM - Notizie Lottostudio.net
08/01/1871 - Nasce ufficialmente il Gioco del Lotto su 7 ruote (FI-MI-NA-PA-RO-TO-VE).
03/05/1874 - Viene istituita la Ruota di BARI.
08/07/1939 - Vengono istituite le Ruote di CAGLIARI e GENOVA (Lotto a 10 Ruote).
05/01/1945 - Inizio estrazioni continue sulla Ruota di CAGLIARI.
14/09/1946 - Data riconosciuta come inizio del Lotto Moderno con Archivi privi di buchi estrazionali.
16/03/2005 - Re-istituzione del gioco dell'Estratto Determinato.
04/05/2005 - Istituzione della Ruota NAZIONALE (estrazione Automatizzata).
04/05/2005 - Estrazione Automatizzata sulla Ruota di ROMA.
31/05/2007 - Estrazione Automatizzata sulla Ruota di NAPOLI.
12/06/2007 - Estrazione Automatizzata sulla Ruota di MILANO.
10/06/2009 - Introduzione del nuovo "10eLotto".
10/06/2009 - Firmato il Decreto per avere centralizzare in 3 sedi (MI-RO-NA) l'estrazione di tutte le Ruote.
10/06/2009 - Pensionamento anticipato per il "bambino bendato". Tutte le Ruote diventano automatizzate.
16/06/2009 - Parte l'estrazione automatizzata nella sede di Roma (ruote CA-FI-RO-NZ).
23/06/2009 - Parte l'estrazione automatizzata nella sede di Milano (ruote GE-MI-TO-VE).
15/09/2009 - Parte l'estrazione automatizzata nella sede di Napoli (ruote BA-NA-PA).
Da segnalare, per completezza d'informazione, anche in quali ruote si sono avuti "buchi estrazionali" causati da vari motivi (bellici..ecc.):

RUOTA NUMERO DI
ESTRAZIONI
SALTATE DATA E/O PERIODO
Bari - -
Cagliari 68 dallo 06.03.1943 al 07.10.1944
Firenze 7 dalllo 05.08.1944 al 16.09.1944
Genova 2 11.09.1943 e 18.09.1943
Milano 1 07.09.1946
Napoli 4 dal 18.09.1943 al 09.10.1943
Palermo 25 dal 17.04.1943 al 13.11.1943
Roma 1 11.09.1943
Torino 1 28.04.1945
Venezia 1 28.04.1945
Nazionale - -

E' bene inoltre sapere che mancherebbe anche l'estrazione del 10.06.1961. In tale data uno sciopero ha praticamente bloccato tutte le Ruote in gioco, quindi ha coinvolto l'archivio intero, non apportando modifiche statistiche.

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NUOVI AGGIORNAMENTI SUL FORUM 
venerdì, 8 luglio, 2011, 08:24 PM - Notizie Lottostudio.net
per visualizzare gli ultimi aggiornamenti del forum

CLICCA QUI

http://www.lottostudio.net/cms/index.ph ... p;Itemid=5
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AGGIORNAMENTO ARCHIVIO ESTRAZIONI LOTTO 
mercoledì, 22 giugno, 2011, 07:20 PM - Notizie Lottostudio.net
nella sezione DOWNLOAD è stato aggiornato l'archivio estrazioni lotto
per i programmi Lottostudio e Ambatissime

PER INSERIRE LE ESTRAZIONI NEL PROGRAMMA: ESTRARRE IL FILE IN UNA CARTELLA, AVVIARE IL PROGRAMMA, SELEZIONARE IMPORTA ARCHIVIO ESTAZIONI DA FILE e SCEGLIERE IL FILE: estrazioni.txt DALLA CARTELLA CREATA DOPO IL DOWNLOAD
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risposta del forum differenza tra LOTTO e SCOMMESSE SPORTIVE 
venerdì, 17 giugno, 2011, 11:29 AM - Notizie Lottostudio.net
ciao, benvenuto tra noi,

rispetto alle scommesse sportive il lotto è molto diverso,
sicuramente si può vincere di piu' investendo meno,
però non è facile "pronosticare" i risultati come si fa con le scommesse sportive,
e le percentuali di vincita sono molto diverse.

attualmente stiamo seguendo "una scommessa" molto interessante
la terzina su bari 42 55 56
per estratto sta quasi superando il massimo storico di ritardo,
nei prossimi colpi si prevede l'uscita di almeno uno dei 3

parlando in termini di "scommesse" l'estratto paga circa 3,5 volte la posta.,
a differenza delle scommesse con il lotto il metodo migliore per uscire non perdenti dalla scommessa
è programmare un piano di puntate da seguire fino all'esito vincente perchè non è facile riuscire a
realizzare al primo colpo di gioco la vincita.

sulla pagina iniziale del sito www.lottostudio.net
trovi una piccola progressione d'esempio sul gioco di 3 numeri a ruota per estratto con guadagno minimo del 30% nel caso di esito vincente nei colpi prestabiliti.

Naturalmente va messo in conto:
1) che non sempre si vince nei colpi prefissati
2) il capitale di cui bisogna disporre per continuare a giocare
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principali sistemi operativi  
venerdì, 3 giugno, 2011, 08:50 PM - Notizie Lottostudio.net
Lista dei pricipali sistemi operativi:
Windows
Mac
Linux
Unix
Sun



Windows




Microsoft Windows è una famiglia di sistemi operativi prodotta da Microsoft a partire dal 1985 per l'utilizzo su personal computer, ma esistono anche versioni di Windows specifiche per server e sistemi embedded. Più precisamente, le versioni a 16 bit non sono sistemi operativi ma ambienti operativi. Windows possiede la maggior parte del mercato dei sistemi operativi client (circa 90,7%)

I sistemi operativi di casa microsoft si dividono in:

Ambienti operativi a 16 bit:
Questi forniscono semplicemente un'interfaccia grafica, detta desktop e richiedono un sistema operativo separato per i servizi essenziali che usualmente era MS-DOS della stessa Microsoft.

Windows 1.0 del 1985
Windows 2.0 del 1987
Windows 3.0 del 1990
Windows 3.1 del 1992
Windows For Workgroups 3.11 del 1993


Sistemi operativi ibridi 16/32 bit
I servizi del sistema operativo DOS vengono integrati in Windows. Questi sistemi operativi vengono spesso indicati con il nome "Windows 9x".

Windows 95 del 1995
Windows 98 del 1998
Windows ME del 2000


Sistemi operativi a 32 bit:

Windows NT 3.1 del 1993
Windows NT 3.5 del 1994
Windows NT 3.51 del 1995
Windows NT 4.0 del 1996
Windows 2000 del 2000
Windows XP del 2001
Windows FLP
Windows XP Media Center Edition del 2005.
Windows Vista del 2006
Windows Home Server del 2007
Windows Server 2008 del 2008
Windows 7 del 2009


Sistemi operativi a 64 bit per architetture EM64T e X86-64:

Alquanto recenti come tecnologia, risalgono a dopo l' uscita di windows XP e la loro uscita fu dovuta appunto ai processori 64-bit

Windows XP Professional x64 Edition
Windows Server 2003 x64 Editions
Windows Vista per sistemi x64
Windows Home Server, rilasciato nel Novembre 2007
Windows Server 2008 x64 e IA-64, uscito nel 2008.
Windows 7 del 2009


Perchè Windows ha avuto così tanto successo?

Windows ha raggiunto un'enorme diffusione nel mercato. Alcuni commentatori hanno suggerito che la ragione non sia dovuta a superiorità tecnica o maggior semplicità d'uso di Windows rispetto ai concorrenti, ma sia il risultato di pratiche commerciali illecite da parte di Microsoft; a questo proposito sono tutt'ora in corso dei procedimenti giudiziari.

Secondo altri invece il motivo di tale successo sarebbe la grande pubblicità di cui può disporre Windows, in virtù degli enormi introiti generati dallo stesso, in un "circolo virtuoso" (o "vizioso" per altri) in cui la maggior notorietà causa maggiori guadagni che rendono possibile maggiore pubblicità. In passato infatti erano relativamente poche, in percentuale, le persone al corrente dell'alternativa offerta da sistemi operativi quali Unix, Linux, Mac OS e numerosissimi altri, mentre oggigiorno sta crescendo sempre più il mercato dei Macintosh della Apple e, soltanto recentemente, il Sistema Operativo GNU/Linux, pur non potendo disporre di grandi quantità di denaro da investire in pubblicità trattandosi di software solitamente distribuito gratuitamente, è stato pubblicizzato (seppur saltuariamente) anche in ambiti non strettamente "riservati" a informatici e sviluppatori e si sta facendo conoscere al grande pubblico.

La pecca di windows: la sicurezza

I sistemi operativi della Microsoft sono il principale obiettivo degli scrittori di virus informatici, a causa dell'effetto combinato della grandissima diffusione, delle scarsa attenzione dimostrata fino ad oggi dall'azienda per la tematica della sicurezza, e dalle scarsissime conoscenze, da parte dell'utente medio, dei pericoli derivanti dalla connessione di un PC ad una rete di estensione mondiale come Internet: la linea di condotta del gigante di Redmond è stata sempre di favorire le funzionalità messe a disposizione dell'utente e la configurabilità delle proprie applicazioni, piuttosto che la prudenza nel costruire codice meno vulnerabile.

A questo difetto di windows però ci sono gli anti malware, che bloccano i virus, spyware o qualsiasi cosa possa risultare dannosa per il sistema e i firewall che bloccano le modifiche al registro di sistema. qui sul forum ne potete trovare molti e qui potete trovare l' ultimo risultato dei test sugli anti virus.

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Mac




Macintosh, abbreviato come Mac, è una popolare famiglia di personal computer costruiti a partire dal 1984 dalla Apple Computer Inc. che sfruttano il sistema operativo Mac OS (oggi Mac OS X). Il Mac originale è stato il primo computer con un'interfaccia grafica e un mouse di serie, a conquistare un vasto pubblico di utenti, e a entrare prepotentemente nel mercato. Con questo grande successo Apple riscattò l'iniziale tiepida accoglienza riservata all'Apple Lisa, il suo predecessore, e dimostrò che l'idea del concetto di scrivania virtuale, che si basava su di una interfaccia WIMP (Windows, Icons, Mouse, Pointer) era vincente.

Soprattutto Apple con questa mossa riuscì a dimostrare che il paradigma WIMP veniva apprezzato a livello mondiale anche da neofiti o da professionisti che non fossero addetti del settore dell'informatica, che un'interfaccia grafica faceva presa ed attirava la curiosità di grandi masse, e che infine, la semplicità ed intuitività del concetto di mouse associato ad una GUI desktop (appunto "scrivania" in inglese) apriva finalmente l'informatica domestica, hobbyistica e professionale ad un pubblico che, fino a quel momento, era stato timido e restio ad avvicinarsi a quel "misterioso" oggetto (così allora veniva considerato) che è il personal computer, visto come oggetto di élite e non di uso comune.

Macintosh costituisce l'evoluzione dei precedenti modelli di computer quali Apple II (1978) e soprattutto Lisa (1983), il primo computer costruito da Apple a disporre di serie di GUI e mouse, e che era rivolto a un'utenza professionale ed aveva avuto un successo limitato a causa dell'alto costo.
Uno storico Macintosh 128k

Presentato con uno spettacolare spot televisivo durante la pausa pubblicitaria del XVIII Super Bowl il 22 gennaio del 1984, il Macintosh è stato il primo computer di grande successo verso il pubblico ad essere dotato di serie di interfaccia grafica e di mouse, caratteristiche per l'epoca assolutamente nuove e rivoluzionarie. A precedere il Mac nel primato di primo computer disponibile sul mercato con una GUI di serie, vengono solo altre due piattaforme: il "fratello" maggiore Lisa, "nato" nel 1983 ma soprattutto lo Xerox Star, presentato nel 1981, un computer veramente all'avanguardia per i suoi tempi ed oggi dimenticato dai più.

Il Macintosh ottenne un successo di mercato senza precedenti, grazie al suo approccio amichevole (user-friendly) e alla facilità d'uso. La sua interfaccia grafica usava per la prima volta metafore facili da comprendere, quali il cestino, la scrivania, le finestre, gli appunti ecc. aprendo l'uso del computer anche a persone con limitate conoscenze tecnico-informatiche. Per questo motivo il Macintosh è divenuto una pietra miliare nello sviluppo dell'industria del computer.

Inizialmente il successo del Mac fu frenato dal suo limitato parco software. Nel 1985, la combinazione del Mac con la sua GUI, di Aldus PageMaker e della nuova stampante laser di Apple diedero vita ad una soluzione a basso costo per l'editoria e la grafica pubblicitaria, un'attività che sarebbe diventata famosa con il nome di Desktop Publishing (DTP). L'interesse per il Mac esplose, tanto che costituisce a tutt'oggi un diffuso standard presso le tipografie, gli studi di grafica e le aziende editoriali.

L' attuale Mac: OS X
Nel 2000 il Macintosh ha fatto un secondo fondamentale cambiamento, questa volta nel suo sistema operativo, passando dal vecchio Mac OS al nuovo Mac OS X il cui kernel è basato su Unix.

Durante il Keynote del WWDC 2005, Steve Jobs annuncia il passaggio dai processori PowerPC alle CPU Intel.
Con sei mesi di anticipo rispetto alle previsioni, il 10 gennaio 2006, durante il tradizionale Keynote del Macworld Expo, Steve Jobs presenta i nuovi iMac ed il nuovo MacBook Pro con CPU Core Duo di Intel.
Il giorno 7 agosto 2006, dopo soli 210 giorni e ben prima delle aspettative, la transizione ai processori Intel è stata completata. Da quel giorno non sono più in commercio sistemi Macintosh con processori PowerPC.

Il mac non essendo diffuso come windows non ha problemi rilevanti di virus, ma per coloro che hanno un pc (non apple) non lo possono installare, ma qui interviene una mod di mac, il cui nome è hackintosh. L'ultima versione di Mac OS X attualmente rilasciata è la 10.6 (Snow Leopard)


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Linux




Linux (o GNU/Linux) è un sistema operativo libero di tipo Unix (o unix-like) costituito dall'integrazione del kernel Linux con elementi del sistema GNU e di altro software sviluppato e distribuito con licenza GNU GPL o con altre licenze libere. Linux è in realtà il nome del kernel sviluppato da Linus Torvalds a partire dal 1991 che, integrato con i componenti già realizzati dal progetto GNU (compilatore gcc, libreria Glibc e altre utility) e da software di altri progetti, è stato utilizzato come base per la realizzazione dei sistemi operativi e delle distribuzioni che vengono normalmente identificate con lo stesso nome.

Dal 2008 è utilizzato anche come sistema operativo sui Media Internet Tablet (M.I.T.) della Archos.

Secondo Richard Stallman, fondatore del progetto GNU, e secondo la Free Software Foundation, la dicitura Linux (senza prefisso "GNU/") per l'intero sistema operativo sarebbe erronea in quanto il nome Linux è attribuibile al solo kernel e il sistema, strutturato a partire dai componenti dell'originale progetto GNU, dovrebbe più propriamente chiamarsi GNU/Linux. Secondo altri e secondo l'uso della maggior parte degli utenti e degli sviluppatori e delle società coinvolti nello sviluppo del sistema operativo e del software ad esso collegato, il nome Linux è ormai divenuto sinonimo di sistema "Linux based", cioè di sistema basato sul kernel Linux.

È anche un componente indispensabile del software per server LAMP, che ha raggiunto un'ampia popolarità tra gli sviluppatori web, e che è presente nella maggior parte dei server di tutto mondo.

Con l'evoluzione di ambienti desktop come KDE e GNOME, il sistema offre una interfaccia grafica simile a quella di Microsoft Windows o di Mac OS X, più vicina alle esigenze degli utenti meno esperti, rendendo il passaggio da un sistema all'altro meno traumatico e garantendo un'elevata personalizzabilità dell'interfaccia.

Il nome Linux a dispetto dell'assonanza tra il nome dell'ideatore e quello del sistema (LINus UniX) è da attribuire a Ari Lemke, l'amministratore che rese per primo disponibile Linux su Internet via FTP. In particolare Linux era il nome della directory in cui risiedevano i file del nuovo sistema operativo. Il nome scelto da Torvalds era Freax, una combinazione tra "free", "freak" e "x", per indicare la caratteristica di un sistema Unix-like.

Molto conosciuto nell'uso server, Linux gode del supporto di società come IBM, Sun Microsystems, Hewlett-Packard, Red Hat e Novell ed è usato come sistema operativo su una gran varietà di hardware; dai computer desktop ai supercomputer, fino a sistemi embedded come cellulari e palmari.

È anche un componente indispensabile del software per server LAMP, che ha raggiunto un'ampia popolarità tra gli sviluppatori web, e che è presente nella maggior parte dei server di tutto mondo.

Con l'evoluzione di ambienti desktop come KDE e GNOME, il sistema offre una interfaccia grafica simile a quella di Microsoft Windows o di Mac OS X, più vicina alle esigenze degli utenti meno esperti, rendendo il passaggio da un sistema all'altro meno traumatico e garantendo un'elevata personalizzabilità dell'interfaccia.

Le distribuzioni (o distro):

Non esiste un'unica versione di Linux ma esistono diverse distribuzioni, solitamente create da comunità di sviluppatori o società, che scelgono, preparano e compilano i pacchetti da includere. Tutte le distribuzioni condividono il kernel Linux (sia pur in versioni diverse e spesso personalizzate), mentre si differenziano tra loro per il cosiddetto "parco software", cioè i pacchetti preparati e selezionati dagli sviluppatori per la distribuzione stessa, per il sistema di gestione del software e per i servizi di assistenza e manutenzione offerti.

Esistono distribuzioni eseguibili direttamente da CD senza che sia richiesta l'installazione sul proprio hard disk, come Knoppix e derivate: sono chiamate distribuzioni live o desktop CD.

Le varie distro (le più usate):

Debian: È la distribuzione più vicina al progetto GNU poiché composta soltanto da software libero. Offre un ottimo sistema di gestione dei pacchetti software (in formato deb), compilati per ben 11 architetture differenti. Viene definita per questo "il sistema operativo universale". Ha un'installazione disponibile sia in modalità testuale che grafica. Ultima versione rilasciata: 5.02 (Lenny), rilasciata il 27 Giugno 2009.
Fedora: Distribuzione non commerciale sponsorizzata da Red Hat. Piuttosto curata nell'aspetto, viene aggiornata frequentemente con le ultime novità. Il sistema di pacchettizzazione è basato su RPM Package Manager e l'installazione è disponibile sia in modalità testuale che grafica. Ultima versione rilasciata: Fedora 11, rilasciata il 9 Giugno 2009
Gentoo Linux: Distribuzione non commerciale basata sui sorgenti che permette di ottimizzare e rendere estremamente flessibile il sistema. Implementa un sistema di porting derivato da *BSD. L'installazione avviene manualmente, seguendo l'apposito manuale. Ulteriori punti di forza della distribuzione sono l'ottima documentazione e la comunità molto disponibile. Ultima versione rilasciata: 2008.0, rilasciata il 6 Luglio 2008.
Knoppix: La distribuzione live CD più famosa. Deriva da Debian. Molto indicata per i principianti, permette di avere un sistema completo avviabile direttamente da CD-ROM o DVD che permette, tra i vari usi, l'utilizzo dimostrativo, come tool di diagnostica, come test di compatibilità hardware, etc. Presenta alcune varianti come Eduknoppix. Ultima versione rilasciata: 6.0.1, rilasciata l'8 Febbraio 2009.
Mandriva: Conosciuta fino a poco tempo fa come Mandrake, è una tra le distribuzioni più diffuse e maggiormente orientate all'utente desktop. È distribuita sia in forma gratuita che come prodotto commerciale (in questo caso include alcuni pacchetti proprietari), con nuove release a cadenza approssimativamente annuale. Ha un sistema di pacchettizzazione basato su RPM. Ultima versione rilasciata: 2009.1, rilasciata il 29 Aprile 2009
Puppy: Distribuzione molto leggera, disponibile in versione Live cd, ed adatta a pc poco potenti o datati, occupa poche risorse e spazio su disco. Ultima versione rilasciata: 4.2.1, rilasciata il 22 Maggio 2009
Red Hat Enterprise: È la distribuzione commerciale più diffusa. Non viene aggiornata alle ultime novità ma predilige versioni di kernel e componenti stabili e collaudate. Gli sviluppatori di Red Hat hanno realizzato il diffuso sistema di pacchetti RPM. Ultima versione rilasciata: 5, rilasciata il 31 marzo 2003.
SuSe: Celebre distribuzione europea, molto usata a livello aziendale, ma rivolta anche all'utente Desktop. Anch'essa basata su RPM, è un prodotto commerciale. - Home page. Recentemente è stata creata OpenSuSe, distribuzione identica a SuSe Linux ma non commerciale e contenente esclusivamente software libero. Ultima versione rilasciata: 11.1, rilasciata il 18 Dicembre 2008
Ubuntu: Distribuzione derivata da Debian, è salita alla ribalta per la facilità d'installazione e d'utilizzo e per la disponibilità di frequenti aggiornamenti della versione stabile. Supporta i pacchetti Debian. Esistono numerose varianti, tra cui Kubuntu, Xubuntu ed Edubuntu. Attualmente viene usata da più di 8 milioni di utenti. Ultima versione rilasciata: 9.10 (Karmic Koala), rilasciata il 29 ottobre 2009


linux (come il mac) non presenta problemi di virus e simili, in quanto per toccare i file di sistema bisogna digitare il comando "sudo" dal terminale

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Unix






Unix è nato dall'intelligenza e dalla passione di alcune menti libere dei Bell Laboratories:dove molti vollero porre fine al progetto, altri lo portarono avanti, senza altro incentivo che quello della ricerca e della curiosità. A Unix si deve il concetto di Informatica come scienza autonoma; prima di allora essa era considerata un aspetto pratico delle scienze matematiche, una semplice applicazione di postulati teorici.

Il sistema operativo Unix può essere riassunto in base alle seguenti caratteristiche:

Multiutente: più utenti possono interagire contemporaneamente (da terminali diversi) con il sistema, che evita interferenze tra le attività dei vari utenti; attività dei vari utenti. All'interno del sistema ogni utente è individuato univocamente da un nome logico (l'username). Inoltre, gli utenti sono suddivisi in gruppi, ciascuno individuabile univocamente mediante il suo nome (il groupname). In ogni sistema è definito l'utente root, che rappresenta l'amministratore di sistema, e che, in generale, non ha alcuna limitazione nell'accesso alle risorse del sistema stesso.
Multiprogrammato: il suo nucleo può supportare la contemporanea esecuzione di più processi gestiti a divisione di tempo.
Gestione della memoria virtuale: il sistema di gestione della memoria in Unix si basa su paginazione e segmentazione. Queste caratteristiche consentono ad ogni processo di indirizzare un'area di memoria di dimensioni eventualmente superiori a quelle della memoria centrale effettivamente disponibile.
Portabile: grazie all'impiego del linguaggio C nella realizzazione del sistema, esso gode di un'elevata portabilità, ed è oggi disponibile su una vastissima gamma di diverse architetture.
Aperto: soprattutto nelle versioni più recenti le caratteristiche di Unix si sono via via uniformate allo standard POSIX. Inoltre, Unix realizza alcuni dei più diffusi servizi e protocolli di comunicazione della rete Internet, rendendo possibile una facile integrazione di sistemi Unix all'interno di una rete.
Ambiente di sviluppo per programmi C: Unix mantiene tuttora uno stretto legame con il linguaggio C. Questa relazione si manifesta anche nella disponibilità all'interno delle utilità di sistema di un insieme piuttosto ricco di strumenti per lo sviluppo di applicazioni C (tra i quali il compilatore CC).


Molti credono che Unix sia stato sviluppato grazie a un'intuizione fortunata; l'affermazione non è esatta: il suo sviluppo si deve in parte a un progetto precedente, Multics, abbandonato ben presto dalla direzione dei Bell Laboratories perché ritenuto troppo complesso.

Multics nacque con presupposti molto avanzati per l'epoca, in particolare era un sistema operativo in grado di supportare l'esecuzione di applicazioni in timesharing. Si scelse di svilupparlo internamente, dato lo scarso supporto che l'allora produttore di computer dava a questo aspetto. Si chiamava BESYS il sistema operativo che veniva montato di default sulle macchine, e si trattava più che altro di una semplice estensione dell'hardware. BESYS richiedeva un massiccio intervento manuale da parte degli operatori: ogni sequenza di operazioni doveva essere caricata dall'uomo, con grande spreco di tempo.

Fu con l'intento di automatizzare queste operazioni (timesharing), che nacque Multics (Multiplexed Information and Computing Service). Il progetto si rivelò però troppo complesso, specie per i ricercatori abituati ai sistemi operativi classici e perfettamente lineari. Fu ben presto abbandonato a favore di un altro sistema nettamente più semplice, ma anche molto più modesto: GECOS. Alcuni ricercatori non ritennero corretta la decisione presa e decisero nonostante tutto di continuare lo sviluppo del progetto. Furono in particolare Ken Thompson e Dennis Richie a non arrendersi: fu grazie ai loro sforzi che, su una vecchissima macchina PDP-7, nacque la versione finale di UNICS (in seguito Unix). Nome che stava a sottolineare la semplicità del progetto rispetto alla mal gestita complessità di Multics. In seguito al completamento del primo kernel, Thompson e altri ricercatori elaborarono una serie di principi di programmazione, tuttora ritenuti universalmente validi:
1- si fa in modo che ogni programma faccia una sola cosa e bene.
2- ci si aspetta che l'output di un programma diventi l'input di un altro.
3- si sviluppa software con l'idea che esso verrà provato subito: non si esiti a condividere il programma.
4- si usano degli strumenti appositi nella programmazione e non si cerca di reinventare la ruota.


L'invenzione del linguaggio C costituisce una fase importantissima nella storia di Unix. Il C, sviluppato da Thompson e Ritchie nell'arco 1969-1973, ha permesso di portare il kernel su piattaforme diverse dall'originario PDP-7, costituendo di fatto il primo software della storia ad essere in grado di funzionare in ambienti totalmente diversi. Assieme al kernel, che ricordiamo rappresenta il core (nucleo) del sistema operativo, il sistema Unix è stato corredato da una serie di comandi standard per la gestione dei file e degli utenti, comandi che ancora oggi vengono usati nei sistemi operativi moderni.

Le prime applicazioni a livello aziendale:

I Bell Laboratories erano di proprietà dell'AT&T (società che gestiva le comunicazioni telefoniche negli Stati Uniti), la quale di fatto quindi deteneva i diritti di Unix. Proprio in quel periodo, all'inizio degli anni settanta, il sistema telefonico statunitense stava subendo una piccola rivoluzione interna: l'utilizzo di mini-computer per la gestione del traffico voce e dati. Questi erano dotati di software di tipo minimale, che permetteva operazioni di manutenzione piuttosto limitate. Ben presto si scoprì come Unix, grazie alla sua concezione moderna e alla sua versatilità, permettesse ai mini-computer di fare operazioni molto più complesse. Per la prima volta, le operazioni di manutenzione potevano essere gestite a livello centrale, senza spedire i tecnici a investigare sul posto ad ogni singolo guasto.

AT&T non volle avere alcuna royality sull'utilizzo e la modifica di Unix. Ciò non a fini di beneficenza, come si potrebbe erroneamente pensare, ma per un fatto "politico". In quanto monopolista, AT&T aveva un range di servizi da offrire al mercato limitato per legge e Unix non costituiva un business direttamente collegato alle telecomunicazioni, anche se sotto certi aspetti lo era. Al centro di forti critiche per via della sua posizione dominante, AT&T permise che il codice sorgente di Unix venisse distribuito gratuitamente per fini di studio presso le Università di tutto il mondo.

Ottenere una copia del sistema operativo era piuttosto semplice e davvero poco costoso: bastava pagare le spese di spedizione del supporto. In breve si formò una comunità mondiale a livello universitario incentrata sullo sviluppo di nuove componenti e applicazioni di Unix. Tutto ciò ricorda in qualche modo l'Open Source moderno: tutto il materiale veniva condiviso ed era rigorosamente a codice aperto. Grazie a questo processo, nel corso degli anni settanta videro la luce le prime 7 versioni del sistema operativo.

Unix costituì un forte aggregatore per la nascente scienza dell'informazione. Di fatto, si può addirittura affermare che fu il suo sviluppo congiunto a definire per la prima volta l'idea di informatica come scienza. Unix ha prodotto inoltre una serie di conseguenze altamente desiderabili in ambito scientifico: la creazione di un ambiente comune all'interno del quale i ricercatori potevano verificare e controllare gli esperimenti; i lavori prodotti si potevano riutilizzare e migliorare; avvenne il passaggio definitivo dal laboratorio isolato a un ambiente di lavoro comunitario, dove tutti potevano contribuire.

Per risolvere i problemi di condivisione del codice, si introdusse per la prima volta la copia di file tra sistemi dislocati in parti diverse del mondo attraverso la linea telefonica. Il sistema venne chiamato UUCP (Unix to Unix Copy) e nonostante venne ben presto surclassato dalla nascente Arpanet (in seguito Internet), costituì un esempio dell'ambiente vivace e produttivo che si era costruito attorno a Unix.

La Commercializzazione di UNIX:

Con lo smembramento di AT&T nel 1984 nelle famose 7 baby-bells, società più piccole che operavano a livello locale, la condivisione gratuita di Unix ebbe fine. Solamente alcune Università, come Berkley in California, continuarono a sviluppare la loro versione derivata di Unix. AT&T aveva dimesso la propria posizione di operatore dominante ed era diventato un carrier per le chiamate tra i vari stati. La commercializzazione di Unix non conosceva più ostacoli e pertanto Unix System III (basato sulla settima versione) fu la prima release ad essere rilasciata dietro corrispettivo di un prezzo e senza codice sorgente. Seguì pochi anni dopo la versione UNIX System V, che includeva il supporto ad altre architetture e l'inserimento dell'editor vi originariamente sviluppato dalla derivazione californiana di Unix, BSD.

Altre società cominciarono a offrire versioni commerciali di Unix. Alcune ottennero un'apposita licenza di utilizzo del codice da parte di AT&T, altre si affidarono al ramo di sviluppo creato dall'Università di Berkeley. Fu appunto da questa derivazione che Bill Joy creò Sun OS (ora Solaris e Open Solaris) e fondò Sun Microsystems nel 1982. Anche Microsoft ebbe la propria versione di Unix, che chiamò Xenix, poi acquisita dalla SCO (Santa Cruz Operation). Si deve proprio alla SCO l'opera per renderla compatibile con i sistemi Intel 386.

Nel 1984 nacque il primo vero standard di Unix, il SVR4 o System V Release 4, che racchiudeva tutte le innovazioni promosse dalle varie società che avevano commercializzato Unix finora come Sun, BSD, SCO e IBM.

Nel 1993 AT&T decise di vendere tutti i diritti di Unix a Novell, con i quali creò UnixWare, un sistema che integrava la tecnologia alla base di NetWare. Poi UnixWare si trovò a dover competere con Microsoft Windows NT, ma essendo mancante di un supporto commerciale valido alla lunga perse la battaglia. Nel 1995 alcuni diritti sullo sviluppo e commercializzazione vennero distribuiti a SCO. Non si conosce di preciso quali diritti siano stati ceduti, e la questione è attualmente alla base dell'odierna causa che contrappone le due società.

Santa Cruz Operation contro Linux:

Inizialmente la SCO supportò Linux con una propria distribuzione e collaborò attivamente nell'intento di rendere più appetibile il suo Unix schiacciato dalla concorrenza Microsoft; accadde, però, che mentre la SCO perdeva le vendite a causa di un inadeguato supporto commerciale, le piccole ditte di Linux crescevano incredibilmente. La crescita di Linux causò non pochi problemi a SCO, che venne schiacciata dalla forte crescita di Linux da un lato e dalla forza commerciale di Microsoft dall'altro. Decise allora di ricorrere per vie legali contro IBM e altre società che utilizzavano fortemente Linux al centro del proprio business. Le accuse riguardano presunte violazioni dicopyright nel kernel di Linux; ciò significa che alcune parti di Linux, secondo SCO, sarebbero state copiate dal kernel di Unix, di cui SCO afferma di detenere i diritti.

Attualmente non si è arrivati al giudizio finale del giudici, dunque non è tuttora chiaro né se SCO detenga effettivamente diritti su Unix, né se le accuse sul kernel di Linux siano effettivamente fondate. Tuttora SCO non è stata in grado di dimostrare che una sola linea di codice sia stata copiata da Unix; inoltre, alcuni studi interni alla stessa SCO, trapelati recentemente sotto forma di un'email spedita da un responsabile della società, forniscono l'evidenza che non esistono copiature di codice da un sistema all'altro, tra l'altro la stessa Novell reclama molti diritti di copyright che si credevano di SCO.

Curiosamente anche BSD soffrì di un attacco legale simile (relativamente alla neo-distribuzione BSD/386), ad opera della AT&T. La disputa si concluse nel 1994, largamente a favore di BSD, dove, tra 18.000 file, soltanto 3 dovettero essere rimossi dal sistema e 70 modificati in termini di licenza.

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Sun







Sun Microsystems è un'azienda della Silicon Valley produttrice di software e semiconduttori nota, tra le altre cose, per avere prodotto il linguaggio di programmazione Java.

I prodotti Sun includono server, workstation e software basati sulle CPU SPARC, i sistemi operativi SunOS e Solaris, il file system di rete NFS, il linguaggio di programmazione Java e insieme a AT&T alla standardizzazione di UNIX System v4. Prodotti di minor successo possono essere considerati il gestore di finestre NeWS, la GUI openlook e le prime versioni di Unix thin client senza disco.
Il Sun 1 era equipaggiato con Unisoft v7 UNIX. Più tardi, nel 1982 Sun fornì un Unix BSD customizzato chiamato SunOS come sistema operativo per le proprie workstation. Nel 1992, assieme ad AT&T, integrò il suo BSD unix e l'Unix System V nel Solaris.Sun produce anche una variante più sicura di Solaris chiamata Trusted Solaris.

Sun è nota anche per la licenza comunitaria di tutte le sue principali tecnologie, incluse alcune pubblicazioni open source. Anche se tra gli ultimi arrivati, ha incluso Linux come parte della sua strategia — Sun ha affrontato dei momenti duri quando Linux ha iniziato a rosicchiare parte del suo mercato dei server. Recentemente però, Sun ha sviluppato un desktop software basato su Linux, chiamato Java Desktop System (in origine il nome in codice era "Madhatter") per l'uso sia con hardware x86 che con i sistemi thin-client proprietari SunRay. Ha inoltre annunciato piani per fornire il suo Java Enterprise System (uno strato middleware) su Linux, e per il rilascio del suo ultimo OS, Solaris 10, con una licenza opensource.

Solaris (anche noto come Solaris OS / Solaris Operating System) è un sistema operativo per computer della Sun Microsystem, è certificato come una versione di UNIX e fa parte della piattaforma Solaris Enterprise Sysiem. Nei primi anni '90 Sun sostituì il SunOS 4 derivato da BSD con una versione di UNIX System v4 (SVR4), sviluppata insieme ad AT&T. Il nome di base della release era SunOS 5.0, ma allo stesso tempo fu introdotto un nuovo nome commerciale:Solaris 2. Le micro release SunOS 4.1.x furono anch'esse retroattivamente denominate Solaris 1, una convenzione generalmente ignorata; il nome Solaris è quasi esclusivamente utilizzato per riferirsi a SunOS 5.0 e successivi derivati di SVR4.

Solaris è considerato essere l'insieme del kernel SunOS, dell'ambiente grafico, di ONC+ e di altri componenti. La "minor version" di SunOS è inclusa nel numero di release di Solaris; per esempio, Solaris 2.4 incorporava SunOS 5.4. Dopo Solaris 2.6, Sun abbandonò il "2." nel nome, cosicché sappiamo che Solaris 7 incorpora SunOS 5.7 e che l'ultima release SunOS 5.10 costituisce il nucleo di Solaris 10. Solaris utilizza una base di codice comune per le architetture che supporta: SPARC, x86, x64. Venne portato anche all'architettura Power PC (piattaforma PReP) per la versione 2.5.1, ma il port fu cancellato praticamente appena fu rilasciato; tuttavia un nuovo port è in lavorazione ed attualmente è stata compilata una versione "embrionale" del kernel di Solaris che gira su Powermac G4 e Pegasos II G4. Il supporto per Itanium fu contemporaneamente pianificato ma mai portato sul mercato. Solaris ha la reputazione di essere ben adatto ai sistemi SMP, supportando un grande numero diCPU.

Edizioni di Solaris:

Solaris 10 del 2005
Solaris 9 del 2002 (SPARC) e 2003 (x86)
Solaris 8 del 2000
Solaris 7 del 1998
Solaris 2.6 del 1997
Solaris 2.51 del 1996
Solaris 2.5 del 1995
Solaris 2.4 del 1994
Solaris 2.3 del 1993
Solaris 2.2 del 1993
Solaris 2.1 del 1992
Solaris 2.0 del 1992

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DIPENDENZA DA GIOCO D’AZZARDO 
domenica, 15 maggio, 2011, 07:40 PM - Notizie Lottostudio.net

http://www.nessuno-perfetto.it/dipenden ... zardo.html

LA DIPENDENZA DAL GIOCO D’AZZARDO

Il gioco d’azzardo patologico è una delle prime forme di “dipendenza senza droga” studiate che ha ben presto attratto l’interesse della psicologia e della psichiatria, ma anche dei mezzi di comunicazione di massa, degli scrittori e dei registi, al punto che si continua spesso a riparlarne in relazione alle sue conseguenze piuttosto serie sulla salute ed in particolare sull’equilibrio mentale che questo tipo di problema è in grado di produrre. Nella ludodipendenza il vero senso del gioco, attraverso cui si può costruire e scoprire il Sè - quello che vuol dire libertà, creatività, apprendimento di regole e ruoli, sospendendo le conseguenze reali - viene completamente ribaltato per trasformare la cosiddetta “oasi della gioia” in una “gabbia del Sé”, fatta di schiavitù, ossessione, ripetitività.

Il gioco d’azzardo nella storia dell’uomo e delle civiltà

L’attività giocosa che concerne la manipolazione di elementi aleatori, che vanno dai numeri ai simboli, rappresenta una tradizione degli esseri umani verso la quale l’uomo è propenso anche in virtù dell’eredità, mai completamente abbandonata, della modalità di pensiero magico-onnipotente, che spesso spinge ad associare al gioco il rischio dei propri beni e del denaro. È proprio sulla base di tale naturale propensione verso il gioco d’azzardo, che nella storia e nel tempo si sono sviluppate molteplici forme di giochi di rischio associati quasi sempre al “caso” e di cui esistono tracce sia nei reperti archeologici (dadi e oggetti similari), che negli antichi manoscritti relativi ai popoli orientali dell’antico Egitto, della Cina, del Giappone e dell’India, ma anche nelle narrazioni sull’antica Grecia legate alle scommesse degli indovini sui risultati dei giochi olimpici e sull’antica Roma dove sui combattimenti dei gladiatori si poteva scommettere con delle puntate, le cosiddette “munera”. La diffusione globale del gioco d’azzardo trova conferma nella stessa etimologia della parola “azzardo” che deriva dal francese “hasard” , una parola a sua volta di origine araba e derivante dal termine “az-zahr” che designava il “dado”, uno dei più antichi oggetti a cui si lega la tradizione del gioco sociale di scommessa. Lo sviluppo sociale del problema del gioco d’azzardo è in parte favorita anche dalle crescenti possibilità di scelta tra una vasta gamma di tipologie di gioco, ormai sempre più legalizzate, che riescono a rispondere alle simpatie dei giocatori con diverse propensioni e con differenti personalità. Così i giocatori d’azzardo vanno dagli amanti della trasgressione da gran salone, come quella dei giochi da Casinò e delle slot-machine, agli appassionati dei videogiochi che si lasciano conquistare dai sempre più diffusi videopoker, agli appassionati dei giochi d’azzardo popolari, come le lotterie, il gioco di numeri e di schedine, fino al Bingo, la moderna trasformazione del gioco della tombola, che riesce a conquistare anche interi gruppi grazie al suo profondo legame con il vissuto di una concessa usanza festiva a dimensione familiare.

Dal vizio alla dipendenza: caratteristiche del gioco d’azzardo patologico

Per cominciare ad individuare gli indicatori della patologia da gioco, è estremamente importante chiarire innanzitutto la necessità di operare una distinzione tra giocatori d’azzardo e giocatori patologici . Per molte persone, infatti, numerosi giochi d’azzardo tra quelli elencati sono piacevoli passatempi, in taluni casi occasionali e in altri abituali, ma anche in quest’ultimo caso non significa che il gioco sia necessariamente patologico, dal momento che non è la quantità il fattore discriminante del problema. Il giocatore compulsivo, infatti, si pone lungo un continuum che conta diverse tappe dai confini spesso sfumati che vanno dal gioco occasionale, al gioco abituale, al gioco a rischio fino al gioco compulsivo. Di conseguenza, il gioco d’azzardo patologico si configura come un problema caratterizzato da una graduale perdita della capacità di autolimitare il proprio comportamento di gioco, che finisce per assorbire, direttamente o indirettamente, sempre più tempo quotidiano, creando problemi secondari gravi che coinvolgono diverse aree della vita.

Lungo il continuum tra gioco d’azzardo ricreativo e gioco patologico, in relazione alle motivazioni che sembrano determinare e accompagnare il gioco d’azzardo, sono state distinte le seguenti tipologie di giocatori (Alonso Fernandez F., 1996, Dickerson M., 1993):

il giocatore sociale che è mosso dalla partecipazione ricreativa, considera il gioco come un’occasione per socializzare e divertirsi e sa governare i propri impulsi distruttivi;
il giocatore problematico in cui, pur non essendo presente ancora una vera e propria patologia attiva, esistono dei problemi sociali da cui sfugge o a cui cerca soluzione attraverso il gioco;
il giocatore patologico in cui la dimensione del gioco è ribaltata in un comportamento distruttivo che è alimentato da altre serie problematiche psichiche;
il giocatore patologico impulsivo/dipendente in cui i gravi sintomi che sottolineano il rapporto patologico con il gioco d’azzardo sono talvolta più centrati sull’impulsività e altre volte sulla dipendenza.

Un giocatore veramente dipendente è una persona in cui l’impulso per il gioco diviene un bisogno irrefrenabile e incontrollabile, al quale si accompagna una forte tensione emotiva ed una incapacità, parziale o totale, di ricorrere ad un pensiero riflessivo e logico. L’autoinganno e il ricorso a ragionamenti apparentemente razionali assumono la funzione di strumenti di controllo del senso di colpa e innestano ed alimentano un circolo autodistruttivo in cui se il giocatore dipendente perde, giustifica il suo gioco insistente col tentativo di rifarsi e di “riuscire almeno a riprendere i soldi persi”, se vince si giustifica affermando che “è il suo giorno fortunato e deve approfittarne”, sottolineando una temporanea vittoria che supporta, attraverso una realtà vera ma alquanto instabile e temporanea, questa affermazione interiore o esteriore.

Lo stato mentale di un giocatore patologico è pertanto estremamente diverso da quello di un giocatore anche assiduo non patologico e si caratterizza per il raggiungimento di uno stato similare alla sbornia, con una modificazione della percezione temporale, un rallentamento o perfino blocco del tempo, che nasce da una tendenza a raggiungere uno stato alterato di coscienza completamente assorbiti, fino ad uno stato di estasi ipnotica, dal gioco. Talvolta questa condizione della mente è favorita da un reale consumo di alcolici o di altre sostanze, associato al gioco, che alimenta la perdita di controllo della propria condotta.

Per chiarire le caratteristiche diagnostiche del gioco patologico, è molto importante altresì distinguere il “vizio del gioco ” dalla “malattia del gioco ”, sottolineando anche che spesso esiste una tendenza ad usare il primo termine per designare impropriamente comportamenti patologici. La distinzione è estremamente importante perché permette di individuare una delle caratteristiche fondamentali del gioco d’azzardo patologico, disturbo siglato in psichiatria G.A.P.: la perdita di controllo sul proprio comportamento, che invece nel vizio è un comportamento volontario, che può essere controllato ed eventualmente interrotto da una persona che, tuttavia, lo mette in atto con volontà e consapevolezza delle connotazioni negative attribuite ad esso da un punto di vista morale.

Un’altra distinzione che è opportuno fare, anche in relazione alla diversa impostazione del possibile percorso terapeutico, è quella tra “dipendenza da gioco”, ossia disturbo primario del gioco , noto anche come “compulsive gambling” o “ludopatia morbosa compulsiva”, e “gioco patologico secondario” , ossia sintomo di un’altra problematica psichica. In quest’ultimo caso, infatti, il gioco patologico può essere considerato come un effetto di un disturbo primario che deve divenire il focus della terapia. Nella “ludomania” invece spesso esistono dei problemi psicologici o psichiatrici che sono conseguenza del circolo vizioso del gioco.

In generale, secondo i criteri classificatori tradizionali della psichiatria, possiamo sintetizzare che siamo in presenza di “Gioco d’Azzardo Patologico” quando esiste un “comportamento persistente, ricorrente e disadattivo di gioco d’azzardo”, intendendo in quest’ultimo caso che il gioco è in grado di avere delle pesanti ricadute negative sulla vita personale, sociale e lavorativa del giocatore (AA.VV., 1994). I segnali di tale problema di dipendenza dal gioco possono essere più comportamenti tra quelli elencati di seguito e, in ogni caso, non riconducibili a conseguenze di altri disturbi primari:


eccessivo assorbimento in attività dirette o indirette (programmi di gioco, pensieri su come procurarsi denaro, ecc.) legate al gioco d’azzardo;
bisogno di aumentare la quantità di denaro con cui si gioca per raggiungere livelli di eccitazione desiderati;
tentativi ripetuti ma infruttuosi di interrompere, ridurre o controllare il proprio comportamento di gioco d’azzardo;
ansia o irritabilità quando si tenta di controllare o ridurre il gioco d’azzardo;
tendenza ad utilizzare il ricorso al gioco d’azzardo per ridurre stati affettivi negativi (colpa, impotenza, depressione, ecc.) o per fuggire a problemi;
tendenza a ritornare al gioco per rifarsi dalle perdite precedenti;
propensione a mentire sul proprio comportamento di gioco;
perdita reale o grave rischio di perdita, a causa del gioco d’azzardo, di una o più relazioni importanti oppure compromissione del lavoro o di opportunità scolastiche;
ricorso a comportamenti illegali quali furti, frodi, baro, falsificazione;
richiesta ad altri di denaro necessario per rimediare alla propria situazione finanziaria più o meno disperata a causa dei debiti di gioco.

Si può parlare di una vera e propria “dipendenza dal gioco d’azzardo” se sono presenti sintomi di tolleranza, come il bisogno di aumentare la quantità di gioco, sintomi di astinenza , come malessere legato ad ansietà e irritabilità associati a problemi vegetativi o a comportamenti criminali impulsivi e sintomi di perdita di controllo manifestati attraverso incapacità di smettere di giocare. Se prevalgono altri sintomi maggiormente legati al deficit nel controllo degli impulsi, il comportamento di gioco patologico impulsivo va ricondotto soprattutto ad un problema in quest’area, senza che si possa necessariamente parlare di dipendenza.

Alcuni autori (Custer, 1982) distinguono le fasi di progressione del gioco d’azzardo patologico, in cui un giocatore si può muovere sia sul versante dell’aggravamento del problema che della possibile risoluzione dello stesso. Più precisamente sono state individuate le seguenti tappe:


FASE VINCENTE: caratterizzata dal gioco occasionale e da vincite iniziali che motivano a giocare in modo crescente, spesso grazie alla capacità del gioco di produrre un piacere e di alleviare tensioni e stati emotivi negativi;
FASE PERDENTE: connotata dal gioco solitario, dall’aumento del denaro investito nel gioco, dalla nascita di debiti, dalla crescita del pensiero relativo al gioco e del tempo speso a giocare;
FASE DI DISPERAZIONE: in cui cresce ancora il tempo dedicato al gioco e l’isolamento sociale conseguente, con il degenerare dei problemi lavorativi/scolastici e familiari (divorzi, separazioni) che talvolta ha generato anche gesti disperati di tentativi di suicidio;
FASE CRITICA: in cui nasce il desiderio di aiuto, la speranza di uscire dal problema e il tentativo realistico di risolverlo attraverso il ritorno al lavoro, nonché i tentativi di ricucire debiti e problemi socio-familiari;
FASE DI RICOSTRUZIONE: in cui cominciano a vedersi i miglioramenti nella vita familiare, nella capacità di pianificare nuovi obiettivi e nell’autostima;
FASE DI CRESCITA: in cui si sviluppa maggiore introspezione e un nuovo stile di vita lontano dal gioco.

Dalle motivazioni ai fattori di rischio del gioco

Numerosi studi hanno cercato di individuare i fattori di rischio che predispongono a diventare “giocatori d’azzardo impulsivi” o perfino “gioco-dipendenti”, ricorrendo a tre aspetti, generalmente ritenuti in interazione fra loro:

ASPETTI BIOLOGICI: relativi a fattori principalmente neurofisiologici, ancora non ben dimostrati, ossia allo squilibrio che si potrebbe determinare nel funzionamento del sistema di neurotrasmettitori cerebrali atti a produrre serotonina, una sostanza chimica cerebrale, responsabile di un equilibrio affettivo-comportamentale, che nei giocatori patologici scenderebbe sotto i livelli comuni rispetto alla media;
ASPETTI AMBIENTALI-EDUCATIVI: inerenti sia l’educazione ricevuta e quindi l’ambiente evolutivo caratterizzato da situazioni problematiche e da una tendenza a stimolare e ipervalorizzare le possibilità di felicità legate al possesso del denaro, sia la presenza di difficoltà economiche legate ad esempio allo stato di disoccupazione che sembra un particolare fattore di rischio per l’insorgenza della ludomania;
ASPETTI PSICOLOGICI: che talvolta sembrano più connessi alla presenza di tratti di personalità lussuriosa e avara di denaro, talvolta connessi al bisogno di riuscire a dimostrare un controllo sul fato e sul caso, come simbolo del controllo sul mondo che sfugge ad una regolarità.

I giochi che sembrano predisporre maggiormente al rischio sono quelli che offrono maggiore vicinanza spazio-temporale tra scommessa e premio, quali le slot-machines e i giochi da casinò, ma anche i videopoker e il Bingo.

Le fasce più a rischio sembrano invece, tra le donne, le casalinghe e le lavoratrici autonome dai quaranta ai cinquant’anni e, tra gli uomini, i disoccupati o i lavoratori autonomi che hanno un frequente contatto col denaro o con la vendita ed un’età intorno ai quarant’anni.

Dominare il desiderio di dominare il fato

Dal momento in cui il gioco d’azzardo patologico è stato riconosciuto come un vero e proprio disturbo psicologico, distinto da altre problematiche, sono stati sviluppati diversi programmi di intervento sul problema che spesso viene ormai affrontato in vere e proprie comunità di recupero. Altrettanto utili sembrano i risultati legati alla partecipazione dei giocatori a gruppi di auto-aiuto per Giocatori Anonimi, fondati su diverse tappe per l’uscita dal problema, dal suo riconoscimento, alla condivisione, ai traguardi verso l’abbandono basati sull’analisi delle tecniche di autoinganno comuni che spesso vengono più facilmente osservate nei racconti degli altri che rispecchiano i propri pensieri. Ciò che va sottolineato è che, attraverso metodi individuali, di gruppo terapeutico, di auto-aiuto o di comunità, gli obiettivi terapeutici vanno sempre centrati sulla possibilità di modificare, oltre che il comportamento di gioco, il substrato cognitivo fatto di pensieri legati all’idea che prima o poi arriverà il giorno in cui il gioco potrà cambiare la propria vita risolvendo magicamente i propri problemi.

LA DIPENDENZA DAL GIOCO D’AZZARDO: A cura della Dott.ssa Monica Monaco

Alcuni riferimenti bibliografici:

Alonso-Fernandez Francisco, 1996, La dipendenza dal gioco. In Le altre droghe, EUR, Roma.
AA.VV., 1994, DSM-IV, Masson
Croce M., Zerbetto R., 2001, Il gioco e l’azzardo. Il fenomeno, la clinica, le possibilità d’intervento, Franco Angeli, Milano.
Dickerson M., 1993, La dipendenza da gioco. Come diventare giocatori d’azzardo e come smettere, Edizioni Gruppo Abele, Torino.
Lavanco G., Varveri L., 2006, Le nuove forme dell’azzardo. In Psicologia Contemporanea, 194, 58-64.
Mazzocchi S., 2005, Mi gioco la vita. Mal d’azzardo: storie vere di giocatori estremi, Baldini Castaldi Dalai Editore.
Williams A., 2000, Gioco d’azzardo. Un affare di famiglia, Editori Riuniti, Roma.
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